Descrizione
Continuando la storia della Commodore da dove si era interrotto il libro precedente, “Commodore: un’azienda sulla cresta del… baratro”, questo libro getta uno sguardo sugli anni più tumultuosi della compagine aziendale. Per quali ragioni l’Amiga, un computer oggi concordemente considerato cinque anni avanti rispetto alla concorrenza, non riuscì a sbaragliare il mercato?
L’autore indaga approfonditamente sulle persone responsabili della discesa della Commodore prima nell’irrilevanza, poi nel fallimento. Il quadro spesso poco lusinghiero che emerge è quello di tecnici che sviluppavano progetti all’avanguardia, di dirigenti che avevano poca comprensione di come commercializzare il proprio prodotto al pubblico e di una compagnia che faticava a rimanere protagonista.
Raccontato attraverso interviste con gli addetti ai lavori, questa disamina dell’azienda ormai scomparsa ripercorre le scoperte ingegneristiche e le decisioni sconcertanti che hanno portato alla morte di Commodore.
544 pagine di cui 16 pagine contenenti illustrazioni in bianco e nero
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Traduzione in italiano a cura del Prof. Stefano Ferilli, del Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
ISBN: 978-88-944337-8-4
Libro a copertina morbida con rilegatura termica
Copertina lucida a colori (carta premium 90 g/m²)
Grammatura pagine 60 g/m²
Dimensioni formato Royal (16 x 23 cm)
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Informazioni aggiuntive
Peso | 940 g |
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Dimensioni | 23.4 × 15.6 × 3.5 cm |